Il mio slogan: - "Sognando e fantasticando si rimane giovani." - "Vanitas vanitatum, et omnia vanitas" -

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Ciao.
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Mai nessuno e nessuna legge, potrà impedirmi di sognare e fantasticare. Con la mia fantasia tutto mi è possibile! Nessuno potrà mai rubare i miei sogni e la mia fantasia. Con la forza dei sogni e la mia fantasia sono Veramente Libero! I miei sogni non hanno limiti, nessun luogo li può contenere, la mia fantasia è infinita. Fermo il tempo. Sono il padrone dell'Universo. Mi avvicino e incontro il mio Dio. ... E' questa la mia Anima?
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Proposta di lettura
 
Ciascuno ha la filosofia e la religione di cui è degno. - (Benedetto Croce)

13:20 - Piero Chiambretti: 'Baudo era un rivoluzionario'
'Ha affrontato con coraggio anche la malattia"

13:28 - Amadeus: 'A delle Vittorie per Baudo come tornare a casa'
"Erede? Non ce n'è uno. Solo Fiorello può fare varietà come lui"

21:40 - Le sette regioni al voto, ecco quali sono e come ci arrivano
Si comincia a settembre. Veneto, Puglia e Campania senza una data

21:38 - Allo Zoosafari di Fasano nasce un gorilla: il primo in Italia dopo 50 anni
Poco più di un anno fa la nascita di due cuccioli negli zoo di Londra e Praga

10:03 - Buon compleanno Nanni Moretti
Il regista di Ecce Bombo, Caro Diario e Habemus Papam compie 72 anni

00:30 - Putin propone Mosca per il vertice, il no di Zelensky
Trump valuta un supporto aereo ma esclude l'invio di truppe Usa

23:53 - Due auto finiscono in un torrente, un disperso vicino ad Enna
Salvate due persone dai vigili del fuoco, ricerche in corso. Arrivano piogge e calo di temperature di 10 gradi. Milano e Bergamo chiudono parchi e giardini, Ondata di maltempo in Ciociaria, frane ed alberi abbattuti

20:57 - Fuorionda di Meloni contro i giornalisti, è polemica
No della premier alle domande. Opposizioni e Fnsi: 'Fatto grave'

21:41 - Muore un ragazzo di 15 anni investito in bici sulle strisce pedonali
Nel padovano, centrato da un'auto che arrivava da una tangenziale

21:47 - Il Papa: 'su Ucraina c'è speranza, bisogna lavorare'
'Pregare molto e trovare la strada per andare avanti'. Sui negoziati: 'ho sentito i leader? Continuamente'. Leone lascia Castel Gandolfo per tornare in Vaticano

20:38 - Netanyahu attacca Macron: 'Alimenta il fuoco antisemita'
Eliseo, indegno legare antisemitismo a decisione Palestina

18:48 - Seconda vittima di botulino in Sardegna, muore a 62 anni
Era ricoverata al Policlinico, anche lei a Fiesta Latina

21:40 - Il Pd stringe sulla Puglia, in Calabria si aspetta Tridico
La mossa di Schlein, vertice per il disgelo tra Decaro ed Emiliano

15:33 - Pippo Baudo sul divano di Heather Parisi: 'Vorrei rinascere farfalla'
Pubblicata oggi un'intervista senza filtri del 2008

15:25 - Capelli liberi e ribelli, in estate abbraccia il tuo crespo


News Scientifiche dal sito: scienzenotizie.it
17:00 - ?? Scoperta Rivoluzionaria: Come le Deformazioni Atomiche Possono Trasformare le Celle Solari! ?? Vuoi sapere come? Scopri di più!
Scienziati rivelano deformazioni atomiche nelle celle solari, aprendo la strada a tecnologie energetiche più efficienti e sostenibili.

17:00 - Scopri il Segreto degli "Aha Moments"! ?? Come la Scienza Rivela i Segnali Preparatori per le Tue Intuizioni! ?? Sei Pronto a Sfruttarli? Commenta con le Tue Esperienze!
Esplora come sfruttare i momenti di intuizione per migliorare le tue capacità di problem solving con strategie pratiche e ricerche scientifiche.

17:00 - ?? Incidente aereo sul volo DE3665: il motore in fiamme e il panico a bordo! Cosa è successo davvero? Scopri i dettagli e guarda il video shock! ????
Scopri l'incidente del volo DE3665 della Condor: motore in fiamme e atterraggio d'emergenza. Analisi delle reazioni e implicazioni per la sicurezza aerea.

16:00 - Scopri i Segreti della Coda dei Dinosauri! ?? Come si muovevano davvero i giganti del passato? Scopri le nuove ricerche che cambiano tutto! ????
Scopri come la coda del Giraffatitan influenzava il suo movimento e comportamento, rivelando segreti della paleontologia moderna.

16:00 - Psichedelici e Aphantasia: Possono Risvegliare la Tua Immaginazione? Scopri i Risultati Sorprendenti degli Ultimi Studi! ????
Scopri come i farmaci psichedelici possono risvegliare l'immaginazione in individui con aphantasia, con implicazioni per la terapia e la salute mentale.

15:00 - Splash, la Lontra che Salva Vite! ???? Scopri come questo straordinario animale sta rivoluzionando le operazioni di ricerca e soccorso! Sei pronto a conoscere il futuro del salvataggio? Clicca per saperne di più! ???
Splash, la lontra addestrata, sta cambiando le operazioni di ricerca e soccorso in acqua, superando le limitazioni dei cani tradizionali.

13:13 -
Nell’ultimo decennio, il panorama del gioco d’azzardo in Italia ha subito una trasformazione radicale. Quello che un tempo era un passatempo incentrato su spazi fisici – come bar di quartiere con slot machine, agenzie di scommesse di quartiere e affollate sale bingo – si è sempre più spostato online. Questo cambiamento non ha solo modificato […]

12:00 - ?? Incendi in Spagna: Come la Prevenzione Può Salvare le Nostre Foreste? Scopri il Triangolo del Fuoco! ???? Unisciti alla lotta per un futuro più verde! #ScienzeNotizie
Esplora strategie efficaci per prevenire incendi in Spagna, dalla gestione del combustibile all'uso della tecnologia.

10:00 - Robot Umanoidi: Futuro Brillante o Limiti Infrangibili? ?? Scopri le Innovazioni e le Sfide che Ci Aspettano! ????
Scopri le innovazioni e le limitazioni dei robot umanoidi, dalle competizioni alle sfide strutturali, e il futuro della robotica.

10:00 - SCOIATTOLI ZOMBIE in Nord America? ????? Scopri la verità dietro a questa inquietante epidemia! Cosa sta succedendo ai nostri amici a quattro zampe? Leggi di più e condividi la tua opinione!
Esplora la crescente epidemia di scoiattoli grigi malati in Nord America e le implicazioni per la fauna selvatica.

La Signora In Rosso (Mariano Giacobbo)
La Signora in Rosso (Cap. 10 - Chi sei -)
Chi sono io? Bella domanda. Ma chi può davvero rispondere senza cadere in una semplificazione, senza inventarsi una maschera comoda da indossare?
Tu te lo sei mai chiesto, chi sei?
A volte penso che la risposta non esista, o almeno non sia una soltanto. Che non ci sia un centro immobile, un nucleo eterno. Forse, più che un’identità, siamo un percorso. Una narrazione in divenire.
A tal proposito, ho fatto una veloce ricerca per capire cosa dicano la psicanalisi e alcuni autori su ciò che i sogni e i pensieri possono rivelare di noi. Come al solito, ho trovato un’infinità di risposte.
Comincio con Ricoeur, che sottolinea come ogni capitolo della nostra vita riscriva e cambi, almeno in parte, il significato di quelli precedenti. Poi c’è Freud il padre della psicanalisi: per lui siamo il prodotto dei nostri desideri nascosti, dell’inconscio che agisce proprio quando ci sentiamo più lucidi. Ma allora mi chiedo: se ciò che ci governa è nascosto anche a noi, chi siamo davvero? E se ogni sogno non fosse altro che un messaggio in codice? La Signora in Rosso, forse, non era altro che un’immagine di me stesso. Un riflesso creato da qualcosa che è da sempre dentro di me. Poi ho trovato Jung, con il suo viaggio verso l’individuazione: quella faticosa ricerca dell’unità interiore, che però non si raggiunge mai del tutto. Forse non c’è un traguardo. Forse c’è solo il cammino.
Oppure, siamo semplicemente il nostro corpo. Quel corpo che si stanca, che sogna, che si sveglia frastornato dopo un breve pisolino. Che ricorda e dimentica. Che sente, prima ancora di capire. Forse la mente è solo un’eco di ciò che il corpo ha già deciso.
E poi, naturalmente, c’è la mia fede. Ma nemmeno quella mi offre certezze assolute. O meglio, me ne offre, ma dopo molto studio, riflessione e profonde elucubrazioni. E anche così, bisogna sapersi accontentare.
Mi viene in mente quel racconto di Sant’Agostino, che incontrò un bambino sulla spiaggia intento a versare l’acqua del mare in una piccola buca. Agostino gli chiese cosa stesse facendo, e il bambino rispose:
«Voglio mettere tutto il mare qui dentro.»
Agostino sorrise e gli fece notare che era impossibile. Il bambino allora replicò:
«È più facile che io metta il mare in questa buca, che tu possa comprendere i misteri di Dio.»
Ho letto Rahner, con la sua idea dell’uomo come “domanda assoluta”, aperta all’infinito. E Küng, con la sua fatica di conciliare la ragione con la speranza. Li rispetto, li ascolto, ma non mi bastano.
Perché a volte, credo che la fede vera non sia nella risposta, ma nel continuare a porsi la domanda. Continuare a cercare, anche quando non si trova nulla. E soprattutto, quando si pensa di aver trovato. Forse è lì che abita la vera certezza: in quel dubbio che non si spegne mai del tutto.
E allora, se il “chi sono” resta una domanda aperta, come potrei mai sapere cosa succede dopo?
Per tutta la vita ci confrontiamo con l’idea della fine. Molti non vogliono nemmeno pensarci: la sola idea li terrorizza. A volte la sfidiamo. Ma quando ci fermiamo davvero a riflettere, come è successo a me, ci rendiamo conto che la morte non è solo una soglia, ma anche uno specchio: ci rimanda l’immagine di ciò che siamo stati… e forse anche di ciò che avremmo potuto essere.
La tradizione cattolica parla della resurrezione della carne, ma io ho sempre faticato ad accettarla in senso letterale. Non riesco a immaginare un corpo che ritorna, identico, in un altro tempo. Non riesco a pensare la carne come eterno contenitore dell’anima. Io ho un’altra idea.
Riprendendo la mia amata similitudine informatica, mi viene naturale riflettere sulle variabili. In informatica, le variabili o le costanti hanno dei nomi: A, B, I, K, Pi… nomi mnemonici, utili a semplificare. Ma la cosa davvero importante è il valore contenuto.
Ad esempio, definiamo “Pi” per 3.14 (p): ma non è “Pi” che conta, è il valore che rappresenta. Potremmo chiamarla in qualsiasi altro modo, ma il programma funzionerebbe lo stesso, perché ciò che conta è il contenuto.
Ora, immaginiamo che quelle variabili siano delle persone: Mario, Piero, Carlo, Anna… Anche in questo caso, ciò che conta non è il nome, ma l’anima, il valore interno. Il corpo è un contenitore materiale, fragile, finito. L’anima, invece, non muore con la morte del corpo.
E qui, il dogma si fa potente… e incomprensibile, almeno finché restiamo confinati nel tempo.”
“Qualcuno potrebbe obiettare che la Chiesa onora i corpi dei santi, li trasforma in reliquie da venerare. Io, sinceramente, lo vedo come un modo un po’ macabro di ricordare e onorare una persona. Spero che la Chiesa, attraverso quel culto, intenda venerare l’anima e il ricordo del santo. Perché quel corpo non è più il santo trasformato nella resurrezione. E questo lo spiegherò più avanti.
Qualcun altro potrebbe dirmi che le reliquie hanno qualcosa di soprannaturale, perché alcune parti del corpo dei santi non si corrompono. Questo viene interpretato come un segno, un dono di Dio, affinché i fedeli possano credere. Ma a me viene in mente quel passo del Vangelo, dove Gesù dice:
«Per la durezza del vostro cuore, Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così.» (Matteo 19:8)
E allora penso: anche nel caso dei santi, forse Dio concede segni come l’incorruttibilità delle membra proprio per la nostra debolezza, per la nostra necessità di segni per credere.
Ritornando a quello che avevo lasciato in sospeso, voglio riportare due versetti della Prima Lettera ai Corinzi di San Paolo (15:49-50). Il resto, leggetelo voi:
«E come eravamo simili all’uomo terreno, così saremo simili all’uomo celeste. Vi dico questo, o fratelli: carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio, né ciò che si corrompe può ereditare l’incorruttibilità.»
Ho scelto questi due versetti perché mi sono particolarmente cari e li ritengo molto significativi per ciò che sto per dire. Ma non sono gli unici: ce ne sono molti altri nei Vangeli e in altri scritti.
Se analizziamo le parole “saremo simili all’Uomo celeste”, penso proprio che San Paolo si riferisca a Cristo risorto. Quindi, quando risorgeremo, saremo come il Cristo risorto. Per ribadirlo, San Paolo dice che “carne e sangue non possono ereditare il Regno di Dio”, quindi dovremo essere trasformati, proprio come fu trasformato Cristo dopo la resurrezione.
E com’era il Cristo risorto?
Così nel Vangelo di Giovanni (20,14-18):
«Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: ‘Donna, perché piangi? Chi cerchi?’. Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: ‘Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo’. Gesù le disse: ‘Maria!’. Ella si voltò e gli disse in ebraico: ‘Rabbunì!’ - Che significa: ‘Maestro!’. Gesù le disse: ‘Non mi trattenere(Vedi Nota), perché non sono ancora salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro’. Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: ‘Ho visto il Signore!’.»
Maria non poteva toccarlo (vedi nota): il corpo di Gesù risorto era già un corpo trasformato. Un corpo visibile, ma aleatorio, non più carne e sangue, perché “non avrebbe potuto salire al Padre”. Poi, in seguito, Gesù entra nel Cenacolo a porte chiuse. Mai, in vita, era entrato in un luogo chiuso: era un corpo senza corpo. Anche quando dice a Tommaso di toccarlo, le cose non cambiano: era già salito al Padre, già “autenticato”, se possiamo dirlo così. Poi compare sulla spiaggia e mangia con gli apostoli. Il tutto per far comprendere che, anche se il corpo era trasformato, poteva ancora essere toccato; anche se era una presenza eterea, poteva mangiare. Era veramente risorto.
Anche la Chiesa, ultimamente, chiama il funerale “Rito di Resurrezione”, perché ha compreso che quel corpo a cui si sta dando l’ultimo saluto è destinato a trasformarsi.
Il come non lo sa nessuno. La mediazione è la fede.
Anche su questo argomento ho una visione tutta mia, personale.
Spesso sentiamo parlare della “fine dei tempi” come di un momento collettivo, futuro, in cui saremo trasformati e riconsegnati alla gloria del Cristo risorto.
Ma io la penso diversamente.
Credo, come ho già accennato, che per ciascuno di noi il tempo finisca con l’ultimo respiro.
Dopo di quello, non c’è più il tempo: c’è l’eternità.
E l’eternità, per definizione, è fuori da ogni attesa, fuori da ogni cronologia.
Quindi ciò che viene promesso, la trasformazione, la resurrezione, avviene subito, in quel preciso istante.
In quel passaggio si realizza ciò che è scritto.
Siamo, come Cristo al terzo giorno, risorti e trasformati.
Come dice San Paolo nella Lettera ai Corinzi (15, 51-53):
“Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati, in un istante, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati. È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta di immortalità.”
Perciò la nostra morte sarà per noi la “fine dei tempi”, o meglio: la fine del tempo.
E sarà, finalmente, il momento della trasformazione.
Quando affermo che la mediazione è la fede, mi riferisco alla fede intesa in senso metafisico, non dogmatico. Non parlo della fede come semplice adesione a una religione. Neppure la considero solo un dono misterioso concesso a pochi, come spesso si sente dire.
No, per me la fede è anche un cammino, una conquista, una tensione continua verso ciò che non possiamo comprendere pienamente ma che sentiamo esistere.
La fede si cerca, si interroga, si nutre di studio, di dubbi, di esperienze profonde. È volontà di avvicinarsi all’invisibile, con rispetto e con perseveranza.
Spesso qualcuno mi dice:
“Io non ho fede.”
Allora provo a spiegarglielo con una piccola storia.
Immagina di guidare la tua auto, lanciato a ottanta, novanta, magari cento all’ora. Arrivi a una curva, non vedi cosa c’è oltre.
Eppure sterzi, fiducioso che la strada continui, e che chi arriva in senso opposto terrà la destra, come previsto dal codice.
Questa è fede: è fiducia in un ordine che non puoi verificare in tempo reale, ma che scegli di abbracciare.
E se, dall’altra parte, ci fosse qualcuno che non ha la tua stessa fede?
Allora capisci che la fede non è assenza di intelligenza, ma un atto di coraggio.
È una scelta che si rinnova, che richiede consapevolezza, e che si fortifica solo con l’impegno e con la riflessione.
Per questo non accetto chi dice:
“Non ho fede, perché nessuno me l’ha data.”
La fede non si riceve: si incontra, si coltiva.
Quando affermo che «la morte non esiste», intendo la morte come fine definitiva, come annullamento.
Ma io sono convinto che la nostra “variabile Corpo” cambi nome, ma non valore.
Come dicevo più indietro: il valore di una variabile non è nel suo nome, ma nel suo contenuto.
Così anche noi:
«Non conta il contenitore, il corpo, ma ciò che portiamo dentro. E quel contenuto, l’anima, non solo non muore, ma viene accresciuto dal corpo stesso, trasformato, e il nostro spirito ci trascende.»
Come ho già scritto, lo considero un cambio di gioco, o con una metafora un cambio di giostra: scendiamo perché abbiamo visto, se non ancora compreso, che quella lì vicino è molto più bella e interessante.
Forse c’è qualcosa che resta. Forse è proprio quella domanda che non abbiamo mai smesso di porci, “chi sono?”, “da dove vengo?”, “dove vado?” A sopravvivere a tutto.
E forse, chissà, è proprio quella domanda che, in quel giorno, diventa risposta.
Io non so se la Signora in Rosso fosse reale o se ero solo io che mi parlavo. Ma so che mi ha lasciato qualcosa. Un dubbio, sì. Ma anche una direzione. E forse è da lì che devo ripartire.
Mi rendo conto che le mie ipotesi e i miei ragionamenti potrebbero suscitare perplessità e, forse, potrebbero avere qualche falla o, peggio, peccare di ignoranza. Per questo non voglio assolutamente insegnare a nessuno, tantomeno imporre il mio pensiero. Spero solo di creare una discussione.
La mia Signora in Rosso cosa mi dirà?
 (Nota: In altre versioni della Bibbia viene riportato: "Non mi Toccare")
 
PENSIERI (Marco Aurelio)
Marco Aurelio - Pensieri (classici)
Anche se tu dovessi vivere tremila anni e dieci volte altrettanto, in ogni caso ricorda che nessuno perde altra vita se non questa che sta vivendo, né vive altra vita se non questa che va perdendo. Pertanto la durata più lunga e la più breve coincidono. Infatti il presente è uguale per tutti e quindi ciò che si consuma è uguale e la perdita risulta, così, insignificante. Perché nessuno può perdere il passato né il futuro: come si può essere privati di quello che non si possiede? Ricordare sempre, quindi, questi due punti: il primo, che tutto, dall'eternità, è della medesima specie e ciclicamente ritorna, e non fa alcuna differenza se si vedranno le stesse cose nello spazio di cento o di duecento anni o nell'infinità del tempo; il secondo, che sia chi vive moltissimi anni sia chi dopo brevissimo tempo è già morto subiscono una perdita uguale. È solo il presente, infatti, ciò di cui possono essere privati, poiché è anche l'unica cosa che possiedono, e uno non perde quello che non ha.
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